Si è conclusa purtroppo rapidamente anche la 15^ edizione del Torneo della Befana. Sono stati 4 giorni molto intensi, vissuti interamente in palestra, e caratterizzati da numeri da capogiro che Vi riportiamo quì sotto:
– 48 squadre partecipanti;
– 8 squadre da fuori regione;
– 1 squadra straniera;
– 762 bambini iscritti;
– 90 istruttori;
– oltre 40 arbitri federali;
– oltre 40 ragazzi tra refertisti e segnapunti;
– 144 partite giocate;
– 9 palestre utilizzate;
– oltre 20 persone per la gestione di pranzi, cene, programma, sito e logistica;
– 35000 mail inviate;
– 80 squadre che hanno richiesto informazioni oltre le 48 già iscritte;
– 1300 visite al giorno di media del nostro sito.
Cosa si nasconde dietro a tutti questi numeri?
L’OSPITALITA’
– a scuola: 7 squadre nelle aule. Oltre 100 bambini che hanno condiviso un’esperienza unica nel suo genere. Vivere 4 giorni assieme ai propri compagni di squadra permette di creare legami che vanno oltre al semplice ambito sportivo ma aiutano i ragazzi a socializzare, a far gruppo, a darsi la mano per superare i primi ostacoli che si possono incontrare a quell’età e a rendersi indipendenti.
– in famiglia: Esperienza vissuta dai nostri amici macedoni del KK TOMAS, ospitati dai padroni di casa dell’Hurricane Basketball. Hanno dormito, mangiato, giocato e vissuto 4 intensi giorni assieme a bimbi di altra nazionalità, di cultura diversa, con abitudini diverse e soprattutto in una famiglia diversa. Accolti come figli, se ne sono andati con grande rimpianto ma consapevoli di aver arricchito il proprio bagaglio con un’esperienza di grande valore sul piano umano.
– in hotel: quasi 30 persone tra atleti, istruttori, dirigenti e genitori, tutti accomunati dall’appartenenza alla stessa società, la Pallacanestro Trieste, hanno invece condiviso tutti assieme l’esperienza in hotel. Gratificati e soddisfatti per l’ospitalità hanno dato la dimostrazione che il minibasket non è la pallacanestro dei bambini.
Il minibasket è, e deve essere, un gioco: un gioco ricco di emozioni, anche forti come quando si arriva ad un passo dal traguardo finale ma l’asticella improvvisamente si alza, ricco di amore nei confronti dei propri bambini e ricco di generosità, come quando si rinuncia ad un tiro per passare la palla ad un compagno libero.
Il minibasket è, e deve essere, un gioco: un gioco ricco di emozioni, anche forti come quando si arriva ad un passo dal traguardo finale ma l’asticella improvvisamente si alza, ricco di amore nei confronti dei propri bambini e ricco di generosità, come quando si rinuncia ad un tiro per passare la palla ad un compagno libero.
MOMENTI
Il Torneo non è solamente fatto da 144 partite sparse in 9 campi da gara ma anche da una serata in cui si ritrovano a teatro tutti i bambini delle squadre provenienti da fuori regione/straniere e tutte le società spalla del Torneo. Al teatro ubicato all’interno della Barchessa di Limena è andata in scena una videoproiezione per tutti i bambini che hanno potuto esultare davanti al proiettore vedendo schiacciate, assist e tiri impossibili dei loro beniamini, da LeBron James a Blake Griffin, passando per Rajon Rondo e Derrick Rose, senza tralasciare il dovuto tributo a Michael Jordan, vero e proprio simbolo per gli oltre 200 spettatori presenti.
A seguire, per tutti i bambini, l’immancabile calzetta piena di dolci portata dalla befana, che ogni anno reca puntualmente visita al Torneo.
A seguire, per tutti i bambini, l’immancabile calzetta piena di dolci portata dalla befana, che ogni anno reca puntualmente visita al Torneo.
RISPETTO
Forse la scena più significativa del Torneo da questo punto di vista. Stiamo parlando del prepartita di Centro Minibasket Leoncino Azzurra – S.s. Mens Sana 1871 Siena, finale per il 3°-4° posto. Poco prima della palla a due, bambini e genitori di Siena, guidati dai tre istruttori, hanno cantato a squarciagola la famosissima Verbena, inno della città del Palio. L’inno è stato accompagnato dai ragazzi macedoni che, alzatisi in piedi e posta la mano destra al petto, hanno accompagnato in silenzio ed in segno di rispetto nei confronti della città toscana, l’inno fino alla sua conclusione.
I VALORI
Il Torneo della Befana si è sempre prefisso come obiettivo quello di far divertire tutti i bambini che partecipavano all’evento, insegnando loro il rispetto delle regole e dando sempre più importanza ai valori che faranno di loro degli uomini e gli permetteranno poi di confrontarsi con il sempre più difficile mondo adulto.
Crediamo di avercela messa tutta nel fare ciò, consapevoli del fatto che il contributo dato da istruttori e genitori sarà sicuramente la base per creare delle persone che possano portare in ogni luogo i valori che lo sport dovrebbe avere e che, purtroppo, molte volte non ha.
Crediamo di avercela messa tutta nel fare ciò, consapevoli del fatto che il contributo dato da istruttori e genitori sarà sicuramente la base per creare delle persone che possano portare in ogni luogo i valori che lo sport dovrebbe avere e che, purtroppo, molte volte non ha.
Ci teniamo a salutarVi con una poesia che ci è stata mandata dai bambini di Vicenza Blu Altavilla-Brendola.
Anche questo fa parte del fantastico mondo del MINIBASKET!!
Grazie di cuore a tutti e ARRIVEDERCI AL 2014.
Lo staff del Torneo della Befana.